Le vendite alla Biennale di Venezia   (Pagine 0 )      Fonte : Dedalo - Rassegna d arte diretta da Ugo Ojetti, Milano-Roma, 1924-25

{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Book Antiqua;}} \viewkind4\uc1\pard\f0\fs24 Le vendite alla Biennale di Venezia \par Alla Biennale di Venezia le vendite stanno per raggiungere i due milioni di lire, Inchiniamoci. L'altro giorno proprio un triestino, l'avvocato Giorgio Georgiadis, ha comprato, oseremmo dire, un vagone tra statue e pitture e acqueforti per la sua privata collezione. Il nome di Venezia giova a far sembrare bello tutto quello che, anche per sei mesi soltanto, prende luce da quel cielo incantevole. \par Pei mecenati l'arte \'e8 come l'amore. Nella loro adolescenza (di mecenati) tutte le donne sembrano torri d'avorio e vasi d'elezione. Poi con l'esperienza e l'et\'e0 si diventa difficili, e magari monogami. Noi aspettiamo fiduciosi il giorno benedetto in cui il signor Ricci-Oddi di Piacenza e il signor Giorgiadis di Milano e i tanti loro ammirevoli compagni in questi bei desideri incomposti ancora e contradditori, passeranno con l'arte a giuste nozze e distingueranno i cos\'ec detti nobili affetti da quelli altri. Intanto, pel bene degli artisti e della Biennale veneziana, se non ancora pel bene dell'arte, applaudiamo, quasi commossi, \par l'anima semplicetta che sa nulla, \par salvo che, mossa da lieto fattore, \par volontier torna a ci\'f2 che la trastulla. \par }